QUESTA CARA E VECCHIA RAVALLE

Si trova sul confine occidentale del Comune di Ferrara, al piede degli alti argini del Po. La sua origine è molto antica; Ludovico Muratori scoprì un documento autentico con la data del 3 maggio 903 in cui è nominato Ravalle. E’ pure ricordato negli Statuta Ferrariae del 1287, col nome di “Ravallis”. L’origine del nome potrebbe essere cercato nella radice “rav”- riva, e lo si ritrova nel ferrarese in luoghi rivieraschi; potrebbe derivare dall’espressione latina “erat vallis”, cioè “qui c’era una valle” o dal termine medioevale “rapale”. Nel 1432 il paese fu eretto a parrocchia intitolata a S. Giacomo e due anni dopo la sua chiesa venne visitata dal Beato Giovanni da Tossignano. Il 13 luglio 1481 il Duca di Ferrara, impegnato in guerra contro i Veneziani, installò a Ravalle il quartier generale della sua armata. Nel 1629 la peste infierì a Ravalle e lo stesso parroco don Antonio Pocaterra ne fu vittima. Nel 1784 la chiesa cadde per vetustà e il parroco don Perelli la fece subito ricostruire affidandone il disegno e l’esecuzione all’architetto Antonio Baseggio, che si ispirò a misure multiple di tre: è lunga m. 45, larga 15, la navata è divisa in tre quadrilateri (il presbiterio-coro è lungo m. 15 e largo 6, le belle arcate misurano m. 9). Era appena ultimata quando nel 1796 le truppe francesi la devastarono; fu subito restaurata, mantenendo le sue belle linee settecentesche; le decorazioni vennero eseguite negli anni 1931-42 e 1945. Nelle vicinanze fu costruito nel 1853 un oratorio, riproduzione in piccolo della classica  tipologia di chiesa di quel tempo; nell’ottobre del 1812 anche Ravalle subì la completa inondazione per la rotta del Po.

Nel 1431 aveva 94 abitanti; nel 1590 ne contava 292, che divennero 616 nel 1676. Nel 1981 eravamo la bellezza di 874, mentre al censimento del 31-12-2008 la popolazione di Ravalle ammontava ad un totale di 434 anime di cui 213 maschi e 221 femmine (famiglie 200).